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Chivu prima di Inter-Fluminense, la conferenza

Il tecnico alla vigilia degli ottavi contro il Fluminense: “I nostri rivali hanno qualità, esperienza e intensità, ma noi…”

dal nostro inviato Filippo Conticello

La rosa americana che perde pezzi, il caldo asfissiante, la sua Inter che sembra aver fatto clic, i dubbi di formazione contro il Flu e pure qualche pensiero per quei vecchi lupi di mare di brasiliani. Cristian Chivu, alla vigilia degli ottavi, ha sfogliato la margherita dentro al Bank of America Stadium dove si giocherà domani alle 15 locali (le 21 italiane): “Siamo pronti a salire di livello, siamo venuti qua per onorare il torneo e quello che la società rappresenta nel mondo – ha detto subito il tecnico nerazzurro -. Abbiamo avuto anche qualche giorno di riposo e siamo pronti. Certo, faceva più fresco sulla costa ovest, molto più fresco… Ma siamo pronti per presentare al mondo la miglior versione di noi stessi e per passare il turno”. Inutile, invece, cercare di stuzzicarlo con la formazione: “Marcus Thuram si è allenato con noi da quando siamo venuti qua a Charlotte. Ha fatto due buoni allenamenti e ha smaltito il dolore, poi starà a me scegliere se farlo partire dall’inizio…”. Altre parole, invece, sulle difficoltà che ci sono adesso nel vedere partire per l’Italia Davide Frattesi, il quinto della compagnia a dire addio causa infortunio: “Quando siamo partiti da Milano abbiamo pensato agli imprevisti portando più giocatori e aggregando ragazzi dalla Primavera, ci hanno permesso di alzare il livello perché si sono calati subito nella competizione. Nel calcio gli infortuni capitano, alcuni giocatori si portano dietro dei problemini, qualcuno è riuscito a recuperare, altri non ce l’hanno fatta come Frattesi e abbiamo deciso di rimandarli a Milano per accertamenti, anche per evitare che si creassero rumori che non avrebbero fatto bene né a loro né al gruppo. Adesso potranno fare qualche giorno di vacanza e curarsi, non so se qualcun altro arriverà, sono scelte che dovremo fare a porte chiuse, lo scoprirete dopo”. Bonny, interista in pectore, ha già la valigia in mano. 

thiago e flu

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La sfida ai brasiliani è anche quella a una vecchia conoscenza di Milano, anche se in maglia rossonera: “Thiago Silva ha avuto e sta avendo una carriera pazzesca, è uno dei migliori difensori della storia del calcio, l’ho sempre apprezzato. È un gran difensore e anche una splendida persona, per me negli ultimi 30 anni può essere facilmente considerato tra i migliori del suo ruolo”. Il tecnico romeno si è soffermato abbondantemente sul Fluminense, squadra pericolosissima e sulle nuove certezze trovate durante il torneo: “I nostri rivali hanno qualità, esperienza e intensità, ma la partita col River è stata molto utile da questo punto di vista per noi, abbiamo dovuto alzare i giri in campo. Domani sarà più o meno la stessa cosa, bisognerà farsi trovare pronti. Dovremo calarci subito in quello che la partita offrirà. Abbiamo un precedente che mi fa ben sperare che saremo pronti e all’altezza. Anche loro si sono calati subito nella competizione, già dal pari col Dortmund: bisognerà avere le antenne dritte su eventuali errori e cercare di sbagliare meno possibile, ma allo stesso tempo cercare di sfruttare gli errori degli avversari. La temperatura non è facile per nessuno, loro sono squadra che ha esperienza è può mettere in difficoltà chiunque. I brasiliani hanno una storia che parla chiaro in questo sport, mi piace vedere il loro modo di giocare e cosa riescono a fare”.

occhio ai fulmini

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In questo stadio è fresco il ricordo delle due ore passate negli spogliatoi ieri da Chelsea e Benfica e il rischio fulmini aleggia sempre nell’aria. Le ultime parole Chivu le ha dette su questa possibile allerta, che lo spaventa per mille motivi: “Spero che per domani, in ogni caso, si prenda una decisione prima della partita. Se si va allo stadio e poi ci dicono che dobbiamo aspettare due ore, diventa difficile per la preparazione… Sono da considerare tanti dettagli, come e quando si mangia, come e quando si beve: siamo atleti professionisti e per esprimerci al meglio per 120’ dobbiamo essere pronti sotto tutti i punti di vista. Se davvero c’è un’allerta, si decida prima in modo che non influisca sulla qualità della partita e sulla preparazione dei calciatori”.



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